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Milano, 17 settembre - Il documentario "Res Creata" (Italia, 2019, 80') dell'autore e regista Alessandro Cattaneo - già vincitore del premio "Visioni Incontra Migliore Progetto Documentario 2018" - si è aggiudicato in ex aequo con "The Valley" di Nuno Escudeiro il Premio BNL Gruppo BNP Paribas Visioni dal Mondo, Giuria Giovani della quinta edizione del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà che si è svolto a Milano dal 12 al 15 settembre.

Il documentario è stato premiato con la seguente motivazione:
"Per una regia immaginifica e consapevole e per aver scelto di trattare una tematica originale con uno sguardo personale e poetico, mostrando le innumerevoli sfaccettature del rapporto tra l'uomo e gli altri animali."

"Res Creata" è stato inoltre riconosciuto come il titolo maggiormente apprezzato dal pubblico che ha partecipato alla quinta edizione della manifestazione, tra i film documentari del concorso italiano "Storie dal mondo contemporaneo".

Sinossi:
Le montagne dell'Appennino tosco-emiliano e un cantautore iconico, Giovanni Lindo Ferretti, che ha scelto di vivere il calore della stalla come fecero i suoi antenati. Un falco seguito dal suo giovane amico in un vigneto nebbioso. Coraggiosi cavalli e cavalieri che nella Sardegna più remota si lanciano in corse acrobatiche. Una spontanea processione umana in visita ad una balena arenata sulla battigia. Serpi riconciliatrici in un rito religioso. Un giovane pastore che in un'Italia ancora ferita dal terremoto ha scelto di dedicare la sua vita alla cura del gregge. Queste e altre storie compongono un'opera che esplora l'antico e contraddittorio rapporto tra umano e animale, fatto di curiosità, meraviglia e amore, ma anche sfruttamento e bisogno. Un viaggio originale tra atmosfere inedite, per scoprire il valore di questa affascinante coesistenza.

"Res Creata" è il termine con cui in latino è indicato l'insieme unico e indistinto delle creature viventi. Partendo da due domande fondamentali - Perché gli umani hanno bisogno degli animali? Esseri umani e animali sono davvero così diversi? - ho voluto approfondire, attraverso le parole del filosofo Felice Cimatti, del cantautore Giovanni Lindo Ferretti, del poeta Franco Marcoaldi, ma anche dello zoomusicologo Dario Martinelli e dello psicanalista Daniele Ribola, e le storie di falconieri, cavalieri e pastori che hanno deciso di vivere la loro esistenza in comunione con gli animali e di aprire un discorso più ampio sull'ancestrale rapporto con essi, le sfumature di questa relazione in cui uomo e animale si trovano a essere attori compartecipi di un comune destino. (Alessandro Cattaneo, regista)


Profeti, eretici, poeti in rivolta, dissidenti non violenti, riparatori di viventi e salvatori di memorie, disobbedienti, custodi del mondo dall'alto di un ramo o dal cuore di un eremo, dissipatori di pregiudizi, guastatori di convinzioni false e spietate, lottatori indeformabili e mai rassegnati, ma anche comunissimi uomini e donne che dal disagio della coscienza hanno tratto un luminoso rifiuto. Sono loro le bocche che dicono: "preferisco di no".

Un'obiezione ferma e concisa, gentile ma irriducibile, peresprimere il proprio dissenso contro l'opacità dei tempi. Un nodo al fazzoletto per ricordarsi che l'essere umano non è solo ciò che fa, ma anche ciò che sceglie di non fare, di non accettare, di non legittimare.

Un rifiuto che non nasce da ostilità o indifferenza, ma dauno scrupolo interiore che impone di proteggere l'umanità, in se stessi e negli altri, anche quando il prezzo è alto.

Dice "preferisco di no" chi crede che il dolore di un altro essere umano non sia diverso dal proprio, e davanti alle violazioni di dignità e diritti reagisce come limatura di ferro davanti a un magnete: non resta dov'è, perché la sostanza stessa di cui è fatto gli impone di ridurre la distanza,di prendere parte. Ma dice "preferisco di no" anche chisa rimanere al suo posto, perché in alcuni casi il "no" può essere una zavorra preziosa, provvidenziale, che trattiene dall'accodarsi al gregge o dal mettersi a ringhiare con il branco.

È il più minuto tra gli avverbi, il "no", eppure crepita di vita: è capace di destabilizzare il moto abituale delle cose, di scompaginare idee e posizioni debordando dagli schemi e sfidando gli idoli della neutralità e dell'equivalenza, che vorrebbero mettere tutto sullo stesso piano. È tensione dinamica, vigilia di speranze migliori, resistenza intima che irrompe, smuove e procede. Come l'opera che invade la copertina di quest'anno: troppo costretta tra i confini ortogonali della pagina, già li sfida proseguendo oltre.

"Preferisco di no". Un soprassalto di consapevolezza che pressioni, recinti e conformismo non riescono a contenere, che mentre nega allo stesso tempo afferma. Che cosa? Che qualcosa di incalpestabile esiste, e bisogna sottrarlo alla morsa del mondo.

Armando Buonaiuto
Curatore di Torino Spiritualità


Una iniziativa del Comitato Villaincomune di Borgarello. Da non perdere.


Brani di grandi autori di letteratura di viaggio, presentati e letti all'ora dell'aperitivo.

Serata proposta dal CORSO DI SCRITTURA CREATIVA di Enrico Impalà
in collaborazione con le Edizioni IBIS e le Associazioni IL TOCCASUONO e SYNESIO

Per info 0382.38361 o info@campusacquae.it


Ti piace leggere e scrivere? Vuoi imparare mediante brevi lezioni teoriche e semplici esercizi pratici come si narra una storia?

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Come un romanzo

III edizione

Corso di scrittura creativa - Speciale Viaggio

proposto da Enrico Impalà, giornalista e scrittore

Presso Campus Aquae - Dal 22 novembre 2016 - Dalle 17:30 alle 19:00

Apprendere le diverse componenti e le forme del narrare è divertente.

In 6 lezioni imparerai come trasformare i tuoi appunti, diari, foto, acquarelli e memorie in un racconto di viaggio.

Nel primo incontro interverrà Guido Bosticco: giornalista professionista, docente di Scrittura creativa e sulle Professioni dell'editoria all'Università di Pavia, e docente di reportage di viaggio presso la Scuola del Viaggio.

Durante il corso avrai la possibilità di dialogare con altri scrittori e incontrare editori. Sarai inoltre aiutato a partecipare a concorsi di scrittura per metterti in gioco senza timori.

Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita. 

(Da On the Road - Jack Kerouac)

Per info 0382.38361 o info@campusaquae.it


LA VERITÀ SI SCAVA COME UN POZZO 

Per capire Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry Edizioni Terra Santa 2016

SABATO 19 novembre 2016

Libreria Feltrinelli - ore 17.30 via XX Settembre, 21 - PAVIA

partecipano: 

Natale Benazzi autore della postfazione al volume 

Valentina Ferri traduttrice e curatrice 

modera: Enrico Impalà giornalista e scrittore


Venerdì 21 ottobre, ore 18.00 - presso la "Sala conferenze del Broletto" - Pavia, Piazza della Vittoria
Massimo Depaoli, docente e sindaco di Pavia
fr. Enrico Russotto, Guardiano della Fraternità dei Frati Minori di Canepanova
Enrico Impalà, curatore dell'opera, teologo, giornalista e scrittore presentano e commentano il libro Francesco racconta Francesco. Il santo di Assisi nelle parole del Papa (Edizioni Terra Santa)


FRANCESCO RACCONTA FRANCESCO

QUANTO È FRANCESCANO IL NOSTRO PAPA?

MILANO, 28 SETTEMBRE

Nell'ambito degli "Aperitivi d'autore" organizzati presso la Libreria Terra Santa di Milano (in via Gherardini, 2), mercoledì 28 settembre 2016 alle ore 18.30 sarà presentato il libro:

FRANCESCO RACCONTA FRANCESCO
Il santo di Assisi nelle parole del Papa
a cura di Enrico Impalà
(Edizioni Terra Santa)

Partecipano:

Enrico IMPALÀ, curatore, teologo spirituale e scrittore
Francesco IELPO ofm, francescano, Commissario di Terra Santa

Modera:

Piergiorgio ACQUAVIVA, giornalista vaticanista

Ingresso libero. Seguirà aperitivo.
Per informazioni:
libreria@edizioniterrasanta.it, 

tel 02 34 91 566


Festival 

di economia 

e spiritualità 

Lucca, 9-12 settembre 2016

Mai l'economia è stata così centrale nella vita sociale, familiare, individuale come nell'attuale fase della civiltà. Parafrasando Karl Polanyi, è l'intera società ad essere incorporata nel meccanismo della sua stessa economia (embeddedness), trasformandosi in società di mercato. L'economia quindi è divenuta una sfera autonoma che tende ad inglobare la stessa società che diviene «economica», essendo le sue istituzioni essenziali il mercato ed il capitale. Così da una parte assistiamo alla ricerca spasmodica del profitto, per cui terra, lavoro e moneta divengono solo «merci» e il reddito diventa l'unico criterio di benessere. Dall'altra però assistiamo ad un ritorno di interesse e ad un forte desiderio di spiritualità.

Da qui nasce l'idea del primo Festival di «economia e spiritualità» che si terrà a Lucca dal 9 al 12 settembre. Ideato da Francesco Poggi e da padre Guidalberto Bormolini («Ricostruttori»), ha il patrocinio di diverse realtà, dall'Università di Pisa all'Arcidiocesi di Lucca, dall'Ordine dei Frati minori alla Comunità di Sant'Egidio, oltre che di enti locali e Fondazioni bancarie. Al centro della riflessione le relazioni tra uomo e uomo, tra uomo e beni economici, tra economia e comunità, nella considerazione che la realtà è molto più complessa, articolata, variegata, contraddittoria della pura teoria. Obiettivo: comprendere quale sarà il «pensiero economico» del futuro, quello reale e non solo quello «perfettamente» apparente. Quattro gli ambiti di approfondimento, di discussione, di confronto in questa prima edizione del Festival: Ecologia spirituale, Etica in azienda, Dono e altruismo, economia e Tempio.

Il Festival si aprirà venerdì 9, alle 15,30, nella Cappella Guinigi (Complesso San Francesco, via della Quarquonia 1/A - Lucca) e dopo il saluto della autorità interverranno Piero Barucci, Armando Torno, Mario Capanna e Franco Cardini

Sabato i lavori sono a Palazzo Bernardini (piazza Bernardini, 41), dalle 9,30, con Ugo Biggeri, Mario Panconi, Marco Guidi, Sergio Casella e Antonio Magliulo e, nel pomeriggio, con Salvatore Drago, Giuseppe Conti, Salvo Noè, Mario Biggeri, Edoardo Patriarca, Francesco Comina e Stefano Zamagni.

Domenica 11 settembre, nella chiesa Santa Caterina (detta delle Sigaraie) sessione con Piero Roggi, P. Guidalberto Bormolini, Massimo Toschi, Giannozzo Pucci e Grazia Francescato. Nel pomeriggio, confronto con rappresentanti di fedi diverse. Alle 18, al Convento francescano di Borgo a Mozzano, incontro con Franco Battiato

Lunedì 12, alle 17,30, all'auditorium della Banca del Monte (lucca), incontro con Serge Latouche.



Chi è l'uomo?

a Bose, 22 - 27 Agosto 2016

a cura di Luciano Manicardi, monaco di Bose
e Armando Matteo  - 
Per giovani (18-30 anni)

L'uomo è l'essere che si interroga su di sé e che deve diventare ciò che è. La ricerca, la domanda e il dubbio orientano le risposte sulle grandi tematiche che danno senso e sapore all'esistenza umana o che ne costituiscono la fatica e lo scandalo.

PROGRAMMA:

- L'uomo è l'essere che domanda e che pensa
- L'uomo è l'essere che parla
- L'uomo è l'essere che conosce
- L'uomo è l'essere che si relaziona e dona fiducia
- L'uomo è l'essere che sa stare da solo
- L'uomo è l'essere che ama 
- L'uomo è l'essere che lavora/trasforma
- L'uomo è l'essere che soffre
- L'uomo è l'essere che sa della propria morte
- L'uomo è l'essere che prega e fa festa


Ecumenismo è la profezia oggi

Ricca (teologo valdese) a Sae

30 luglio 2016  

"L'ecumenismo è la profezia oggi". È quanto ha affermato il teologo valdese Paolo Ricca durante la tavola rotonda su "Lo Spirito di profezia nell'oggi delle Chiese" che ha concluso la 53ª Sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (Sae) svoltasi ad Assisi. Dopo aver ricordato che "il profeta è di solito un uomo solo. Non è un uomo di successo, viene sovente osteggiato, perseguitato" per cui "profezia vuol dire andare incontro a un destino difficile, amaro", Ricca ha parlato dell'ecumenismo come "profezia che non è nata oggi, ma è giovane, appena nata se la si confronta coi mille anni di separazione tra Oriente ed Occidente e i 500 anni di separazione tra cattolici e protestanti nella chiesa di occidente". "Il profeta - ha aggiunto il teologo valdese - è il portavoce di Dio che dice oggi quello che Dio sta per fare domani". "È chi vive l'oggi come se fosse già domani", ha proseguito, evidenziando che "questo è ciò che accade nello spirito ecumenico dove noi viviamo le nostre appartenenze confessionali insieme alla nostra appartenenza ecumenica e queste due appartenenze si confrontano, si accavallano". Richiamando l'immagine profetica del poliedro adoperata dal Papa con i Pentecostali, Ricca ha rilevato che "quest'immagine si pone in una silenziosa antitesi con l'immagine dei cerchi concentrici utilizzata da Paolo VI nell'enciclica Ecclesiam Suam". Per il teologo valdese l'immagine del poliedro ha un duplice valore: "Illustrare l'unità e la diversità, l'unità non come uniformità" e "illustrare che questo poliedro ha naturalmente un centro, ma invisibile, non si può localizzare". "Il poliedro è un'immagine molto bella dell'unità della Chiesa, e io direi anche del mondo, che non è quello di Roma, ma è un centro invisibile che è Cristo". Infine Ricca ha parlato del profeta disarmato, che "non ha altra arma che la parola". "Il profeta - ha sottolineato - è disarmato perché vuole disarmare l'uomo, perché lo vuole umanizzare". "Se lo spirito ecumenico è lo spirito profetico e lo spirito profetico ci spinge sul confine, adesso - ha concluso - comprendiamo che il confine fondamentale e decisivo è quello tra umanità e disumanità e dove il confine si sposta dalla disumanità all'umanità lì soffia lo spirito di profezia"."L'ecumenismo è la profezia oggi". È quanto ha affermato il teologo valdese Paolo Ricca durante la tavola rotonda su "Lo Spirito di profezia nell'oggi delle Chiese" che ha concluso la 53ª Sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (Sae) svoltasi ad Assisi. Dopo aver ricordato che "il profeta è di solito un uomo solo. Non è un uomo di successo, viene sovente osteggiato, perseguitato" per cui "profezia vuol dire andare incontro a un destino difficile, amaro", Ricca ha parlato dell'ecumenismo come "profezia che non è nata oggi, ma è giovane, appena nata se la si confronta coi mille anni di separazione tra Oriente ed Occidente e i 500 anni di separazione tra cattolici e protestanti nella chiesa di occidente". "Il profeta - ha aggiunto il teologo valdese - è il portavoce di Dio che dice oggi quello che Dio sta per fare domani". "È chi vive l'oggi come se fosse già domani", ha proseguito, evidenziando che "questo è ciò che accade nello spirito ecumenico dove noi viviamo le nostre appartenenze confessionali insieme alla nostra appartenenza ecumenica e queste due appartenenze si confrontano, si accavallano". 

Richiamando l'immagine profetica del poliedro adoperata dal Papa con i Pentecostali, Ricca ha rilevato che "quest'immagine si pone in una silenziosa antitesi con l'immagine dei cerchi concentrici utilizzata da Paolo VI nell'enciclica Ecclesiam Suam". Per il teologo valdese l'immagine del poliedro ha un duplice valore: "Illustrare l'unità e la diversità, l'unità non come uniformità" e "illustrare che questo poliedro ha naturalmente un centro, ma invisibile, non si può localizzare". "Il poliedro è un'immagine molto bella dell'unità della Chiesa, e io direi anche del mondo, che non è quello di Roma, ma è un centro invisibile che è Cristo". Infine Ricca ha parlato del profeta disarmato, che "non ha altra arma che la parola". "Il profeta - ha sottolineato - è disarmato perché vuole disarmare l'uomo, perché lo vuole umanizzare". "Se lo spirito ecumenico è lo spirito profetico e lo spirito profetico ci spinge sul confine, adesso - ha concluso - comprendiamo che 

il confine fondamentale e decisivo è quello tra umanità e disumanità e dove il confine si sposta dalla disumanità all'umanità lì soffia lo spirito di profezia".


Da Perugia una possibilità concreta di un futuro alla vita e valore al futuro

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile a convegno a palazzo Gallenga

Afferma il cardinal Bassetti : 

"Serve una vera e propria rivoluzione culturale che parta dall'ecologia integrale indicata da Papa Francesco ed influenzi con determinazione la sfera politica"

PERUGIA, 9 luglio 2016

"Oggi nella città di Perugia l'ASviS ha verificato la concreta possibilità di realizzare un progetto che valga non solo per la città ma per tutta l'Italia."
Con questo messaggio di speranza il prof Enrico Giovannini, portavoce ASVIS, ha aperto i lavori del convegno "Etica, Scienza e politica alla sfida dell'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile", presso l'università per Stranieri, promosso in collaborazione con l'Associazione La Pratica del Dubbio, per discutere su come affrontare gli odierni rischi di insostenibilità economica, sociale ed ambientale.
""Perugia offre questa opportunità grazie alla presenza di due Università e di molte sedi locali delle 120 organizzazioni che aderiscono al nostro Ente- ha proseguito Giovannini- e l'Italia si è impegnata a realizzare politiche di sviluppo sostenibile che, per essere realizzate, necessitano di una mobilitazione generale della politica, dei corpi intermedi, delle imprese e dei cittadini. "
Ed è stata proprio la politica, quella più alta, ad essere chiamata in causa anche dal presidente della associazione perugina La Pratica del Dubbio, Wladimiro Boccali, perchè dovrà parlare con tutti i soggetti della società civile con parole chiare che richiamino ai valori fondanti del dialogo, della cooperazione, del confronto.
" Il ruolo delle Università, fucina di studio per le nuove generazione- ha spiegato il Rettore della Unistra, Giovanni Paciullo, dovrà essere fondamentale per proporre approfondimenti con interlocutori nazionali, al fine di contrastare le emergenze ormai indilazionabili, purtroppo già previste da tempo. Il nostro impegno sarà totale. "

" Questo rapporto così complesso tra etica, scienza, politica, oggi proposto - ha spiegato il cardinale Gualtiero Bassetti- riporta alla mente le riflessioni più innovative dell'ultima Enciclica di Papa Francesco Laudato Sì sulla ecologia integrale. Tutte le persone sono intimamente connesse con ogni elemento dell'ambiente con cui vivono e, a loro volta, con ogni essere vivente che vi risiede, perchè non ci sono rotture o frantumazioni nell'ordine divino, non muri di inimicizia nel disegno di Dio, ma un equilibrio universale che siamo chiamati a custodire e non ad impadronircene.
"Serve - ha terminato il cardinale - una vera e propria rivoluzione culturale che parta da questa ecologia integrale ed influenzi con determinazione la sfera politica".
"Ogni percorso per uno sviluppo sostenibile è una sfida da affrontare in modo pacifico. La libertà personale è intoccabile per l'individuo e per l'umanità intera. Così per l'Imam di Perugia Abdel Qader.


La teologia latinoamericana scavalca il muro

Teologi riuniti nel Boston College degli Stati Uniti per la prima volta

Tra qualche giorno una quarantina di teologi provenienti da America Latina e Spagna si uniranno ad un selezionato manipolo di statunitensi nel prestigioso Boston College in Massachusetts per dar vita al primo incontro iberoamericano di teologia. Saranno cinque giorni di dialoghi ed esposizioni, approfondimenti e conferenze segnate da un proposito di fondo: scandagliare gli sviluppi avvenuti nella teologia di lingua spagnola nell'America del Sud e del Nord "al tempo di Papa Francesco", specifica il programma. La delimitazione temporale è significativa e si riflette nel titolo delle principali esposizioni che vanno dalla "Crisi del cristianesimo in un mondo globalizzato e in una Chiesa fratturata" alla "riforma della Chiesa" come veniva in parte anticipata nei documenti di Aparecida ed Evangelii Gaudium. Verrà posto a tema anche "L'apporto della Teologia del popolo o teologia della cultura" alla teologia universale, come viene designata la corrente di pensiero teologico "frequentata" anche da Bergoglio negli anni argentini. Per proseguire con due altri temi rilevanti nel momento storico presente, quello del "Discernimento sociopolitico e la geografia pastorale di Francesco" e il tema dei "Popoli poveri davanti al dramma dell'iniquità e della esclusione". Un ultimo punto di lavoro avrà come titolo: "L'evangelizzazione nella prospettiva profetica e liberatrice davanti alla sfida della inculturalità".

I promotori del convegno di Boston nel darne notizia osservano che la teologia latinoamericana condensata attorno ai punti sopra elencati ha giocato un ruolo rilevante nel processo di rinnovamento ecclesiale che porta avanti il pontificato di papa Francesco ed ha lasciato nello stesso Papa argentino "una impronta socio-culturale che influenza i suoi scritti e i suoi gesti". Obbligato anche il riferimento ad Aparecida e al cambio d'epoca segnalato nei lavori della conferenza in terra brasiliana che già preannunciava il programma riformatore del pontificato che sarebbe iniziato di lì a poco. Il convegno - altro elemento da segnalare - vedrà la presenza di un rappresentante papale nella persona dell'arcivescovo di Mérida, Baltazar Porras Cardozo, una delle ultime designazioni cardinalizie con cui papa Francesco ha premiato il paese più tormentato del continente americano.

Intervista all'argentino Juan Carlos Scannone 

di Alver Metalli

In prima fila, a Boston, ci sarà anche Juan Carlos Scannone, gesuita 86enne, uno dei professori di Papa Francesco. Il prof. Scannone, infatti, nel 1957 insegnava greco e letteratura presso il seminario di Villa Devoto, dove Jorge Mario Bergoglio mosse i suoi primi passi verso il sacerdozio. Scannone è considerato il più grande esponente in vita di quella "Teologia del popolo" che ha avuto in Lucio Gera, Gerardo Farrell e l'uruguayano Methol Ferré i suoi principali esponenti.

Una teologia che avrà un posto di rilievo nelle giornate al Boston College padre Scannone...

Non potrebbe essere altrimenti dal momento che si parla di apporto della teologia latinoamericana... L'apporto della Teologia del popolo come lo qualificherebbe in poche parole? Preferisco rimandare ad un articolo che scrissi nel 1982 su richiesta di padre Neufeld della Gregoriana, per il libro "Problemi e prospettiva dell'ideologia dogmatica". Questo mio contributo venne inizialmente pubblicato in italiano, poi tradotto anche in tedesco e quindi spagnolo. Nell'articolo, facevo la distinzione tra quattro correnti ed una di queste era ciò che oggi è chiamata la "Teologia del Popolo". In quel periodo, io rappresentavo una delle correnti della teologia della liberazione. Due anni dopo, nel 1984, la Congregazione per la Dottrina della Fede, presentò il primo documento su alcuni aspetti della teologia e liberazione, la "Libertatis nuntius". Antonio Quarracino, che sarebbe poi diventato Arcivescovo di Buenos Aires e che in quel periodo era segretario generale del Celam, ribadì l'esistenza di queste quattro correnti. Quindi, si può dire, che furono riconosciute come una linea all'interno della teologia della liberazione. Gustavo Gutierrez conferma, in maniera esplicita, che è una corrente dalla caratteristica propria.

La più eminente di queste caratteristiche dove risiede?

Nel fatto che non si utilizzano né il metodo, né le categorie dell'analisi marxista della realtà, ma, senza negare la radice sociale, si preferisce un'analisi storico-culturale. Nella Teologia del popolo l'aspetto storico-culturale prende il sopravvento, senza togliere importanza a quello storico-politico.

Così come la pietà popolare...

Certamente, la pietà popolare è fortemente valorizzata dalla Teologia de popolo e si arriva addirittura a parlare di "spiritualità e mistica popolare". Papa Francesco, nell'Evangelii Gaudium, dà molta importanza al tema della spiritualità popolare e tratta il tema due volte, per l'importanza che l'inculturazione ha nella cultura latino-americana. La cultura popolare evangelizza se stessa e va evangelizzando le prossime generazioni.

Il titolo del convegno del Boston College è lungo: "Il presente e il futuro della teologia iberoamericana inculturata...". Cosa significa?

Il simposio di Boston cercherà di comprendere e valutare il presente della teologia iberoamericana inculturata e le sfide per il futuro "in tempi di globalizzazione, interculturalità e esclusione" come recita la seconda parte del titolo che segue quella da lei citata.

Tre parole che ricorrono di frequente sulla bocca dei teologi latinoamericani, quasi una marca d'origine di questa teologia...

Direi che sono parole che caratterizzano l'epoca attuale prima ancora che il gergo dei teologi latinoamericani. Da una parte ci troviamo nel bel mezzo di una sempre maggiore mondializzazione, e non solo dell'economia ma di tutte le dimensioni sociali; dall'altra, dal momento che la globalizzazione si è realizzata secondo una ideologia neoliberale, la conseguenza è stata l'esclusione dei popoli poveri e i poveri dei popoli, manifestata dalla crisi strutturale delle tre "t" di cui parla il Papa: terra, tetto e lavoro (tierra, techo e trabajo). Una risposta importante a questa situazione - nella linea di una globalizzazione alternativa - si sta dando nel dialogo interculturale, che sfida le teologie inculturate.

Perché un convegno di questa natura proprio a Boston, e proprio di questi tempi?

Perché volevamo intensificare il dialogo tra la teologia latinoamericana e la teologia di matrice ispanica negli Stati Uniti, che hanno incarnato la propria riflessione nella loro specifica cultura senza perdere per questo la dimensione universale tanto della fede come della teologia, la cui universalità viene così ad essere circostanziata ed analogica.

Il programma dell'incontro di Boston annuncia che in quella sede si cercherà di identificare "la direzione della Chiesa al tempo di Papa Francesco". Dove punta il timone della nave?

Papa Francesco è alla testa di un mutamento radicale in senso evangelico nella Chiesa e nella società mondiale, nella fedeltà creativa rispetto al Vaticano II e ai Papi del Concilio. Ritengo che la teologia latinoamericana debba accompagnare questa nuova direzione, che ha come alveo la misericordia, la conversione pastorale e missionaria, l'opzione per una Chiesa povera per e dei poveri e il discernimento dei segni dei tempi.

Si immagina il futuro della Chiesa senza Francesco, o dopo Papa Francesco?

Ho l'impressione che molti dei passi compiuti da Francesco rispetto alla riforma e alle riforme nella Chiesa sono irreversibili. Inoltre confido nella Divina Provvidenza riguardo all'elezione del successore, che - spero - potrà continuare con fedeltà creatrice il compito di una Chiesa "semper reformanda" e al servizio di una umanità che percorre le strade della globalizzazione, perché essa sia più equa, giusta e solidale. 


Gli occhi degli animali hanno la ricchezza di un vasto linguaggio.

Martin Buber

Gli animali sono fra gli esseri umani. Creati da mano divina nel sesto giorno, condividono con gli uomini ben più che una semplice data di compleanno. Eppure, benché vivano quotidianamente accanto alle persone, il loro punto di vista rimane quello dell'assolutamente altro. Silenziosi ed enigmatici, serbano un'alterità irriducibile, che può rivelare qualcosa di nuovo sull'umano e sul modo di abitare il mondo.

L'immagine guida della XII edizione (28 settembre/2 ottobre 2016) è stata realizzata dall'artista Velasco Vitali.

Torino Spiritualità è un progetto del Circolo dei lettori di Torino, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Fondazione del Teatro Stabile di Torino, il contributo di Giubileo per la Cultura.


Cyberteologia

Motori di ricerca, smartphone, applicazioni, social network: le recenti tecnologie digitali sono entrate prepotentemente nella nostra vita quotidiana. Ma non solo come strumenti esterni, da usare per semplificare la comunicazione e il rapporto con il mondo: esse piuttosto disegnano uno spazio antropologico nuovo che sta cambiando il nostro modo di pensare, di conoscere la realtà e di intrattenere le relazioni umane. A questo punto, la domanda che Antonio Spadaro si pone e ci pone è: la rivoluzione digitale tocca in qualche modo la fede?Non si deve forse cominciare a riflettere su come il cristianesimo deve pensarsi e dirsi in questo nuovo paesaggio umano? 

Forse è giunto il momento di considerare la possibilità di una 'cyberteologia', intesa come intelligenza della fede (intellectus fidei) al tempo della rete. 

Non si tratta però, semplicemente, di cercare nella rete nuovi strumenti per l'evangelizzazione o di intraprendere una riflessione sociologica sulla religiosità in internet. Si tratta piuttosto - e qui sta la pionieristica novità di Spadaro - di trovare i punti di contatto e di feconda interazione tra la rete e il pensiero cristiano. La logica della rete, con le sue potenti metafore, offre spunti inediti alla nostra capacità di parlare di comunione, di dono, di trascendenza. E, dal canto suo, il pensiero teologico può aiutare l'uomo in rete a trovare nuovi sentieri nel suo cammino verso Dio. È un territorio ancora inesplorato, nel quale Spadaro entra con indiscusso background teologico e grande competenza tecnica, ma soprattutto con spirito di fiducia nella capacità del cristianesimo e della Chiesa di essere presenti là dove l'uomo sviluppa la sua capacità di conoscenza e relazione. La rete è un contesto in cui la fede è chiamata a esprimersi non per una mera 'volontà di presenza', ma per una connaturalità del cristianesimo con la vita degli uomini. La sfida, dunque, non è come 'usare' bene la rete, ma come 'vivere' bene al tempo della rete.

Attraverso Centro Ambrosiano, con questa iniziativa la Diocesi di Milano sperimenta la propria attenzione a percorsi di formazione antropologica e spirituale attraverso differenti espressioni creative e di aggiornamento liturgico e musicale.

Dal 2 al 4 giugno in un clima di fraternità e di gioiosa condivisione, i partecipanti potranno non solo acquisire o affinare competenze, ma anche fare un'intensa esperienza spirituale.

Ogni corsista potrà frequentare un solo corso, ma condividerà durante la comune liturgia quotidiana e i tempi del pasto, quanto appreso dagli altri partecipanti.

Tutti i corsi prevedono esercitazioni e percorsi laboratoriali.

La Liturgia della Sera sarà animata dai singoli gruppi secondo le competenze acquisite durante le lezioni.


Esempi di corsi

PSALLLITE SAPIENTER

Corso di Cetra per la Liturgia (principiante e avanzati)

Corso base e avanzato per l'accompagnamento della Liturgia delle Ore con la Cetra. Uno stage aperto anche a chi ignora la musica. Sono previste lezioni collettive di teoria musicale e laboratori individuali di accompagnamento strumentale. Noleggio gratuito dello strumento e degli accessori.

Docenti

> STEFANO DI PEA, docente tecnica strumentale, presidente Il Mondo della Cetra.

> MASSIMO ENCIDI, docente teoria musicale, autore di testi didattici.

Partner

Servizio per la Liturgia Arcidiocesi di Milano

quota individuale (min 5 - max 15 allievi) € 280/290


GERMOGLI DI LUCE

Stages di composizione floreale per l'ars celebrandi

Laboratorio di alto perfezionamento, di livello professionale, finalizzato all'acquisizione delle tecniche di composizione floreale con fiori freschi recisi da collocarsi in un contesto celebrativo. Gli allievi sono seguiti individualmente nella realizzazione pratica di composizioni floreali liturgiche.

Docente

> CARLA LAURI, esperta in arte della composizione floreale liturgica

Partner

Servizio per la Liturgia Arcidiocesi di Milano

Quota individuale (min 5 - max 15 allievi) € 320/330

(materiali e fiori recisi inclusi)


SCUOLA PER GENITORI

Nuove idee e strumenti per fare meglio il genitore

Accompagnati da un esperto, un percorso alla scoperta di nuove prospettive genitoriali, per verificare scelte, scegliere obiettivi realistici... insomma: migliorare! Riflettere con scienza e concretezza su quanto stiamo vivendo è utile e doveroso: questo il percorso pratico offerto a tutti.


Docente

> LUCA CRIPPA, scrittore, consulente editoriale, esperto di didattica, biblista... e genitore.

Quota individuale di iscrizione (min. 20 partecipanti)

€ 180/200 (a coppia)

Partner

Servizio per la Famiglia Arcidiocesi di Milano


MEDITARE CON LA MUSICA

Corso per utilizzare la musica nella preghiera

Un percorso teorico-pratico alla scoperta del messaggio spirituale della musica (sacra ma non solo), per imparare a "leggere" i capolavori della musica e utilizzarli nella catechesi, nella liturgia o per la meditazione personale.

Docente

> ANDREA SARTO, musicologo, specializzato in teologia e musicologia liturgica

Quota individuale (min. 20 partecipanti) € 110/120

Partner


TUTTI POSSIAMO MEDITARE!

Sei esercizi di "mistica interiore" per conoscere se stessi nel profondo

Attraverso cinque esperienze di meditazione, che coniugano la tradizione orientale con quella occidentale in una sintesi nuova e originale, siamo invitati a vivere e a conoscere i metodi che hanno composto la tradizione orante dai padri della chiesa fino a Ignazio di Loyola, dalla preghiera del nome di Gesù alla visualizzazione di sé di fronte a Dio: ognuno troverà il proprio «metodo» per avvicinarsi alla mistica con un occhio nuovo.

Docente

> NATALE BENAZZI, teologo e responsabile del settore spiritualità delle Edizioni San Paolo

Partner

Quota individuale (min. 8 - max 15 partecipanti) € 180/190


VITA DA LAICI 

Breve percorso per un laicato consapevole

  1. "CELEBRO ANCHE IO LA MESSA" - Spiritualità del laico alla luce delle scritture e del magistero

(La gioia del Vangelo. Identità e spiritualità del laicato: EG102; Christifideles laici, LG, ecc...)

Valentina Soncini

16 gennaio 2017

  1. "MANDA UN BACETTO A GESÙ" - Analisi di un'espressione popolare per una teologia della trasmissione della fede.

(La trasmissione della fede, come specifico di ogni credente; da intendere, non esclusivamente in senso devozionisitico, ma come vero e proprio tradere: EG 111-134)

Luca Crippa

23 gennaio 2017

  1. "GUARDA COME SI AMANO" - La qualità della vita comunitaria e brevi cenni di ecclesiologia

(L'appartenenza alla Chiesa, intesa come comunità di discepoli e missionari. È la dimensione più ecclesiale: EG 52-109)

Natale Benazzi

30 gennaio 2017

  1. "MISSIONARI A KM 0" - Il comandamento del riposo e l'esigenza della laboriosità

(Sempre in linea con la dimensione missionaria, l'incontro vuole indagare il tema della ferialità, come specifico laico, e dunque il lavoro: EG 177-258)

Sabino Illuzzi

6 febbraio 2017

  1. "SONO CARITÀ!" - Dal fare all'essere Amore alla luce della parabola del Buon Samaritano

(È il cuore di ogni cosa che da senso a tutto il resto: la carità. Un tema inclusivo che può servire per ripercorrere le tappe precedenti in un clima spirituale.)

Luca Crippa ed Enrico Impalà

12 febbraio 2017 (dalle ore 10-16, pranzo condiviso e laboratori presso il Santuario di Concesa)


AMORIS LAETITIA. INVITO ALLA LETTURA

«Papa Francesco confida nella "gioia dell'amore". L'amore sa trovare la via. È la bussola che ci indica la strada. Esso è il traguardo e il cammino stesso, perché Dio è l'amore e perché l'amore è da Dio. Niente è così esigente come l'amore. Esso non si può avere a buon mercato. Per questo nessuno deve temere che Papa Francesco ci inviti, con "Amoris laetitia", a un cammino troppo facile. Il cammino non è facile, ma è pieno di gioia!» (Card. Schönborn, Conferenza Stampa per la presentazione di Amoris laetitia).

La recente Esortazione Apostolica post-sinodale ha suscitato grande interesse e qualche malumore all'interno della Chiesa e nell'opinione pubblica mondiale. Molte tuttavia sono state le letture superficiali o concentrate soltanto su alcuni paragrafi, di maggiore interesse mediatico.
Il testo è invece molto articolato e ricco, si occupa di tutti gli aspetti della vita concreta di una famiglia, fornisce le motivazioni per credere nella bellezza e nella gioia dell'affetto matrimoniale, rilegge pagine bibliche per scoprire come l'amore umano sia in grado di rivelare il volto autentico di Dio...
Per cogliere la profondità degli spunti offerti dal testo, proponiamo una serie di incontri, una sorta di invito alla lettura personale e all'arricchimento del rapporto matrimoniale: ci lasceremo aiutare da alcuni esperti a percorrere questo itinerario; ci diamo appuntamento a Milano Parrocchia Sant'Elena nella sala della vigna - teatro (ingresso da via Bezzola 6) il sabato pomeriggio, dalle 17 alle 19.

8 ottobre

Luciano Moia, giornalista di Avvenire: "Il percorso dei sinodi e Amoris laetitia"

15 ottobre

don Aristide Fumagalli, docente di teologia morale: "Le situazioni cosiddette irregolari e lo sguardo del papa"

22 ottobre

Enrico Impalà, teologo spirituale: "Il mistero della vita e la trasmissione della fede nel contesto familiare"


5 novembre

don Carlo Luoni, parroco di Sant'Elena: "Le pagine bibliche sull'amore: le sorprese del testo"


Casadeipensieri 

Bologna, 20 agosto 2016 

Casadeipensieri, la tradizionale rassegna culturale della festa dell'Unità di Bologna, conferma il suo carattere internazionale con tre ospiti eccellenti: 

il teologo brasiliano Frei Betto (5 settembre), 

la scrittrice israeliana Dorit Rabinyan (11 settembre), 

il giornalista e scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II (12 settembre).

Il programma, curato da Davide Ferrari, si apre il 25 agosto con una serata multidisciplinare dedicata all'Orlando furioso di Lodovico Ariosto. Ai voli di Leonardo e Lodovico è poi dedicato un altro appuntamento (13 settembre), mentre i 200 anni del 'Barbiere di Siviglia' saranno al centro della serata conclusiva, il 19 settembre. La 'Targa ricordo di Paolo Volponi' è assegnata quest'anno a tre importanti figure della pittura, Wolfango, della fotografia, Nino Migliori, e del fumetto d'arte, Vittorio Giardino.
A Casadeipensieri si potranno vedere anche recenti film di ricerca e documentazione, mentre altre iniziative saranno dedicate alla storia della sinistra e della politica bolognese.


Religione e cultura

Alla Cittadella di Assisi il seminario della rivista europea "Munera"

31 luglio 2016 

È in corso ad Assisi, fino al 3 agosto, il seminario annuale promosso da "Munera. Rivista europea di cultura" e dall'associazione L'Asina di Balaam, presso la Cittadella della Pro Civitate Christiana. Il tema scelto per quest'anno - "Religione e cultura" - vede impegnati cento partecipanti, che lo approfondiscono a partire dalle relazioni dei teologi Stella Morra e Andrea Grillo, dell'islamologo Paolo Branca, della storica dell'architettura Maria Antonietta Crippa, della storica del teatro Annamaria Cascetta, dello scienziato Carlo Cirotto, del teologo e architetto Crispino Valenziano, del teologo Leonardo Paris. I partecipanti inoltre studieranno testi tratti dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco e dagli scritti di autori quali Giuseppe Lazzati e il teologo ortodosso Sergej Bulgakov. Nella giornata odierna è previsto il concerto "Voglio una cosa dirti", con musiche ispirate al Cantico dei Cantici. Il seminario giunge alla sua terza edizione. "Se nel 2014 - affermano i promotori - si era posta al centro dell'attenzione la questione del lavoro in tutte le sue dimensioni, nel 2015 si è invece voluto porre a tema uno dei paradossi più evidenti della nostra epoca: si fatica a diventare adulti capaci di scelte che impegnano". Il filo conduttore di questa nuova edizione "è il rapporto polare e spesso conflittuale tra religione e cultura, che appare come un nodo centrale e non risolto della nostra situazione storica attuale".


Brexit

Timothy Radcliffe, domenicano, teologo famosissimo, già responsabile generale del suo ordine, tra il 1992 e il 2001, è deluso. Ha votato per rimanere in quell'Europa nella quale crede profondamente ma la maggioranza dei suoi concittadini l'hanno pensata diversamente portando il Regno Unito fuori dall'Unione Europea. L'analisi di una delle figure cattoliche più eminenti del Regno Unito è netta: 

Ciascuno ha pensato soltanto al proprio interesse personale, egoistico. Le classi dirigenti hanno fatto così e anche i cittadini. E il terribile omicidio della meravigliosa parlamentare Jo Cox ha messo in luce il divario tra l'establishment e la gente, impoverita e privata di sogni.


Un salto di qualità

Il 27 giugno 2016 il teologo Severino Dianich, intervenendo alla 66ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale, iniziativa del Centro di orientamento pastorale (Cop) a Foligno, ha affermato:

Si sente il bisogno di un salto di qualità che crei strutture di partecipazione responsabile: dei fedeli alla vita della Chiesa, dei vescovi con il ministero del Papa, dei preti con quello dei vescovi e dei fedeli laici con quello dei preti.

Occorre inquadrare la missione della Chiesa all'interno di una società ormai pluralista, altrimenti il rischio è quello di operare ancora al di dentro di un quadro mentale riferito ad un vecchio mondo, dove la società era fondamentalmente cristiana. 

Il mondo non si trasforma attraverso l'esercizio del potere, bensì attraverso quello dell'amore: è questa la via di Gesù. 

Conversione e riforma sono concetti da non sovrapporre: la conversione riguarda un cammino di santità della persona mentre la riforma riguarda gli ordinamenti, le procedure, le prassi delle istituzioni ecclesiastiche.  


La verità si scava come un pozzo

Mercoledì 29 giugno 2016 

presso la Libreria Terra Santa, 

Valentina Ferri e Natale Benazzi 

hanno presentato il libro 

La verità si scava come un pozzo, un'antologia tratta da un'opera di 

Saint-Exupéry.

Citadelle: 985 pagine dattiloscritte, consegnate da Saint-Exupéry all'amico Georges Pélissier poco prima della morte. Pagine fitte di appunti, di cancellature, di parole che si intrecciano sui bordi dei fogli. "Sarà il mio libro postumo". Andrà ripulito, lavorato. Saint-Exupéry lo sa: Citadelle è il lavoro di una vita e, stratificato, come ogni pensiero che si è andato sedimentando, come ogni immagine, intuizione, preghiera, andrà riportato alla luce e reso chiaro. Scritto in prima persona, egli stesso aveva confidato di avere intenzione di proporre il discorso di un capo berbero il cui padre era stato assassinato, e in cui si cela l'immagine di un Padre più alto che ha i tratti di una divinità. La presente antologia trae le "linee di forza", le parti più evocative di un'opera che ha quasi l'aspetto di una lunga meditazione sui temi centrali del Piccolo principe: l'amore; l'educazione di sé attraverso l'ammaestramento dell'altro; la tensione verso questo "altro da sé" e l'attenzione a esso (chiunque egli sia); la percezione dello spazio del deserto, interiore prima che fisico... Perché in Citadelle è presente tutto l'essenziale del libro più famoso, al punto che possiamo utilizzare queste pagine come un aiuto a comprendere più a fondo il mistero di quel Principino che non può essere ridotto a una banale parabola del "volersi bene".

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